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C'eravamo tanto odiati
per un anno e forse più,
c'eravamo poi insultati
io ricordo come fu.
Ma una sera c'incontrammo
per rifare le poltron,
ed insieme riparammo,
con l'apporto di un coglion!
Il cazzaro con la felpa,
ha perduto il cadreghìn,
al PD dà or la colpa,
e poi schiuma coi grillin...
Ed io pensavo al suo sogno lontano,
quando Morisi lo chiamò capitano,
quando ai cretini il suo amor lui fingeva...
Come rodeva, come rodeva!
"Come stai?" apparve a un tratto.
"Bene, grazie", dissi, "e tu?".
"Io sto male!" e poi contratto:
"La poltrona non ho più!
L'ha Di Maio col compagno,
e ora a casa debbo andar!".
"Alla porta, t'accompagno...".
"Ah, ve la farò pagar!".
Passa a tempo la questura,
io la chiamo, lui fa: "No!",
"Di condanne ora hai paura,
per gli abusi!" e lui scappò...
Così veloce e a dir ver poco piano
demmo un calcione sul suo deretano,
indi le chiappe ed il cul lui stringeva...
Come rodeva, come rodeva!
Ma il ricordo del passato
fu per lui il più gran dolor,
perché ai suoi aveva dato
la patente da odiator.
Così quando dal panzone
un suo rutto lui abbozzò,
dai suoi occhi da furbone
una lacrima spuntò.
Io non l'ho più riveduto,
se or lavora chi lo sa!
Ma se è ricco, o se è perduto,
egli ognor rimpiangerà :
Ruspa, Rackete, migranti e Bibbiano
con la Madonna ed un rosario in mano,
al Viminal ancor lui presiedeva!
Come rodeva... così piangeva!
O tempora, o mor...tacci loro!