murcielago ha scritto:
[#same link, same fonte, same fake#]
Nell'atto con il quale il dirigente scolastico ha formalizzato il provvedimento disciplinare all'insegnante, Anna Frank non viene mai citata, non essendo affatto oggetto del provvedimento stesso.
Collegare la sanzione alla lettura in classe di Anna Frank è, dunque, una fake news.
ma con un cuttino qui ed un pastino là... la sospensione la si lega con l'aver letto in casse il Diario di Anna Frank
[#same link, same fonte, same fake#]
(la Madre:) "Picchia mio figlio, lo obbliga a stare in piedi e gli ha fatto saltare la merenda e tratta tematiche politiche in classe con nozioni 'comuniste'".
ma con un cuttino qui ed un pastino là... la mamma dell'alunno avrebbe citato Anna Frank
[#same link, same fonte, same fake#]
Secondo la ricostruzione del ragazzino l'insegnante le avrebbe dato uno scappellotto, lo avrebbe costretto a stare in piedi e a saltare la merenda mentre gli altri compagni la facevano.
ma con un cuttino qui ed un pastino là... gliela vogliamo mettere in bocca al bambino 'sta Anna Frank, si o no?
Semplificare non è falsificare, i titoli semplificano, i commenti qui riportati semplificano ancora di più perché lo strumento non è adatto a lunghi testi umoristici, i fatti: la maestra avrebbe dato uno scappellotto al ragazzino e l'ha messo in castigo, la madre ha denunciato la maestra accusandola di spargere "nozioni comuniste", la maestra si difende dicendo di essersi limitata a leggere Anna Frank in classe (a proposito delle nozioni comuniste), certo, mi piacerebbe sapere di più su cosa ha combinato il futuro delinquente e chi sia l'amorevole mammina che reputa "nozione comunista" una lettura sulla Shoa, ma questi particolari sono oscurati dall'obbligo di riservatezza, altra semplificazione quella dell'accostamento Salvini-Mussolini, visto il video, non c'è tale accostamento, si paragonano due provvedimenti normativi illustrati da materiale fotografico d'archivio, punto per punto, Salvini vi compare nelle foto che lui stesso ha diffuso per pubblicizzare il provvedimento, doppiamente grave il provvedimento del provveditore filo leghista (si è anche fatto fotografare con cravatta verde), evidentemente non c'è irrisione ma solo esercizio del senso critico.
Tutto falso? No, tutto vero, e Piero Angela non racconta cazzate perché semplifica nozioni complesse ad uso di un vasto pubblico. Questa faccenda di screditare le notizie che non piacciono spacciando come falsità mere semplificazioni la considero la vera mistificazione.